#smartcities
Indice
- Scopriamo l’Internet of things
- Cosa sono le Smart cities
- Come modificare il mindset aziendale per le città del futuro
Avete mai sentito parlare di “Internet of Things” ovvero internet delle cose?
Le nostre città si stanno trasformando ogni giorno, e gli artefici siamo noi stessi, nella maniera in cui interpretiamo la realtà e nel modo di vivere i nostri spazi, le nostre case e il nostro ambiente urbano.
Siamo circondati da oggetti intelligenti, “smart objects”, tablet, smartphone, smartwatch e non solo, basti pensare al nostro ambiente domestico, con elettrodomestici che facilitano le nostra quotidianità, frigoriferi tecnologici, lavatrici intelligenti, smart tv, accensione da remoto di luci e gas, apertura e chiusura delle porte, controllo con telecamere gestite da app sul nostro telefono e tanto altro così come nella vita lavorativa, con smart meeting room, sistemi di cloud management, o alle smartboard all’interno degli istituti scolastici..
Il termine ‘Internet of things’ è stato formulato per la prima volta nel 1999, dall’ingegnere inglese Kevin Ahston, cofondatore dell’Auto-ID Center di Massachussetts. L’IoT si basa sull’idea di oggetti “intelligenti” tra loro interconnessi in modo da scambiare le informazioni possedute, raccolte e/o elaborate per questo motivo l’analisi dei dati risulta fondamentale.
Cosa sono le Smart Cities
Tutti questi oggetti sono alla base delle ‘smart city’, città intelligenti, termine entrato nel lessico comune ormai da tempo, che si basano su interconnessioni, evidente il processo di accelerazione dovuto a quanto accaduto negli ultimi due anni (la pandemia mondiale ha rivoluzionato molte abitudini quotidiane accelerando il processo di digitalizzazione), anche le piccole e medie imprese hanno integrato i processi di digitalizzazione e strumentazione 4.0.
“Un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti attraverso l’uso di tecnologie digitali e di telecomunicazione a beneficio dei suoi abitanti e delle sue imprese”, questa è la definizione della Commissione europea circa le smart city. La connessione 5G sarà la forza trainante per la città intelligente.
Nel 2020 Forum Pa ha stilato una classifica delle 107 città capoluogo di provincia italiane che sono state valutate su 8 indicatori: accessibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, adozione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wi-fi pubbliche e tecnologie di rete intelligenti.
Il report ha evidenziato come ci sia un forte ritardo nelle regione del Sud italia con alcune eccezioni: Cagliari, Palermo, Lecce e Bari. Nelle regioni del Nord invece spiccano: Milano, Bergamo,Brescia, Piacenza e Parma per un’accelerazione verso la digitalizzazione.
A livello mondiale tra le “Top 50 Smart City Governments”, la classifica delle prime 50 smart city elaborata dall’Eden Strategy Institute, Londra si colloca al primo posto, seguita nelle prime dieci posizioni da Singapore, Seoul, New York City, Helsinki, Montreal, Boston, Melbourne, Barcellona e Shanghai.
Parlare di città intelligenti non è astrazione ma significa affrontare la quotidianità con un utilizzo della tecnologia come la gestione degli spazi in maniera smart, rendere gli edifici intelligenti, avere una gestione del lavoro condivisa e da remoto, app e sensori per la gestione e smaltimento rifiuti urbani, una mobilità in sharing, un utilizzo mirato degli spazi green, una sicurezza maggiore con sistemi di access control, controllo, un turismo avanzato con la smart hospitality,l’uso di auto elettriche a guida autonoma e tanto altro ancora.
Tutti questo è reso possibile dall’interconnessione degli oggetti intelligenti.
Come modificare il mindset aziendale nelle città del futuro
L’intelligenza artificiale e l’analisi e gestione dei dati saranno alle fondamenta delle nostre città e in quest’ottica le imprese italiane stanno rivoluzionando il proprio mindset aziendale, ottimizzando i costi ed efficientando i processi.
I big data devono essere valorizzati per creare opportunità e sviluppare il business aziendale
In qualsiasi settore le aziende operino, possono oggi raccogliere tantissime informazioni sul funzionamento dei device e sulle persone che li utilizzano attraverso la moltiplicazione e l’evoluzione dei dispositivi connessi.
Al crescere del mercato degli smart objects, cresce la anche la ricerca di sicurezza, con la protezione dei dati personali di imprese e consumatori, l’obiettivo è cercare di ridurre le vulnerabilità degli oggetti smart.
Noi di Haster possiamo offrire il supporto professionale e tecnologico di cui la tua azienda, ente o istituto ha bisogno con le opportune strategie per valorizzare i dati raccolti dai dispositivi IoT in totale sicurezza, sia in ambito consumer sia business.
Vi aiuteremo a cogliere le opportunità derivanti dagli smart objects oggetti connessi. L’Internet of Things è un paradigma tecnologico dal potenziale infinito, il paradigma aziendale deve seguire i trend, comprenderli e integrarli all’interno dei propri processi per far si che la tecnologia applicata alla quotidianità possa essere in grado di incidere su competitività delle imprese, efficienza delle pubbliche amministrazioni e qualità della vita.
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